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Eventi

La Spezia e i suoi palazzi - Dalle antiche mulattiere alle scalinate storiche: un patrimonio unico

18/04/2024

Giovedì 18 aprile, ore 17,30 - SunSpace - Via Sapri 68 (ex Cinema Diana), La Spezia

Quarto e ultimo incontro della rassegna  La Spezia e i suoi palazzi

conferenza con proiezione d'immagini con: 

Roberto Venturiniarchitetto

Dalle antiche mulattiere alle scalinate storiche: un patrimonio unico 

Dalle salite alberate circondate da begli edifici ai percorsi collinari nel verde, a due passi da casa tra palazzi, pievi, santuari, ville storiche, grotte e fortificazioni.

Un viaggio che ci accompagna «nello scenario fantastico e incredibile della città e del golfo, che si perde sull’orizzonte del mare e delle catene montuose, si costeggiano muri di pietra, vigneti, uliveti immersi nel verde delle colline», attraverso le antiche mulattiere con i loro percorsi immersi nel verde, un tempo “strade di servizio” per contadini, viandanti e operai.

Lastricate «a gradoni in acciottolato di pietra arenaria o calcarea», costruite con manodopera e tecniche oggi non più in uso, sono figlie di una sapienza antica che voleva le cose fatte per durare nel tempo come le scalinate storiche urbane, da sempre amate dai vecchi spezzini; salite ai colli come la Cernaia, la Spallanzani o la San Giorgio, uniche nello stile architettonico che le contraddistingue, che accompagnano dolcemente il viaggiatore offrendo, da più punti, viste panoramiche di singolare bellezza.

Siano esse lastricate di pietra arenaria sbozzata dagli scalpellini di Biassa o pavimentate a mattoncini, sia che “disegnino” perfette geometrie sul colle tra cielo e mare, o proteggano il viaggiatore con le chiome dei bellissimi alberi centenari disposti a doppio filare, le scalinate spezzine rappresentano - come scrive Roberto Venturini - «un patrimonio di percorsi collinari che poche città possono vantare; frutto di uno sviluppo, che oggi definiremmo compatibile, della città ottocentesca nell’area collinare che circonda il golfo.»

Qui la città mostra ancora il suo volto, mantiene una sua integrità, una visione d’insieme che ancora richiama quella originaria dei primi anni del Novecento - epoca in cui questa zona fu urbanizzata - tra i palazzi firmati da Vincenzo e Gino Bacigalupi, dai fratelli Piaggio, Manlio Costa, Franco Oliva e Raffaele Bibbiani; in un percorso attraverso l’evoluzione degli stili architettonici, che va dal Palazzo “Casa mia” alla Casa Peragallo, dal Palazzo della Fondega a Villa Fortelli, ecc. 

 

 

 

Progetto scientifico: Irene Giacché 

Gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, non è richiesta la prenotazionePer informazioni: 0187 23212

Tutte le conferenze sono accompagnate da proiezione d’immagini su schermo grande

 

Roberto Venturini (La Spezia) è architetto, laureato all’Università degli Studi di Firenze.

Ha insegnato nelle scuole medie inferiori e superiori della provincia spez-zina in qualità di docente incaricato e di ruolo.

Dal 1990 al 2011 è stato funzionario architetto per la Provincia della Spezia, svolgendo il servizio di Responsabile del Servizio Beni Ambientali e Naturali, per il rilascio delle autorizzazioni agli interventi edilizi nelle zone della provincia sottoposte al vincolo paesaggistico.

Sull’argomento qui trattato ha pubblicato con le Edizioni Giacché: «Le scalinate storiche della Spezia. L’espansione urbana collinare tra Otto e Novecento.» e «Per le antiche mulattiere della Spezia».